L'episodio in pillole: Erin e la madre Soyon si prendono cura di un cucciolo di drago fuggito dalla vasca dove sarebbe dovuto rimanere in attesa dell'addestramento;
Highlights: lo stile grafico S-P-E-T-T-A-C-O-L-O-S-O!!!;
Giudizio: 9/10
Meraviglioso, incredibile, eccezionale... e potrei continuare per ore. Non ho veramente parole per descrivere questa bellissima prima puntata delle avventure della piccola Erin, figlia della Sou Ja Soyon nel piccolo villaggio immerso nel verde, di nome Ake. Per me è una sfida seguire e commentare una serie così lunga (50 episodi, terminerà ad inizio 2010!) per la quale dovrò resettare la maggior parte dei metri di giudizio, soprattutto a livello di tempistiche legate allo sviluppo della trama e della caratterizzazione dei personaggi, ma è un guanto di sfida che voglio raccogliere. Del resto è una storia che fin dalle premesse ho giudicato affascinante, in più è tratto dal romanzo omonimo di Uehashi Nahoko, la stessa autrice di "Seirei no Moribito" di cui trovate una recensione in questo stesso blog: se a questo aggiungete che dietro alla realizzazione tecnica c'è addirittura lo stesso studio... beh, basta fare 2+2, no?
La puntata si apre con una visione ad occhio di falco di un campo di battaglia dove gli eserciti di (probabilmente) due paesi si stanno scontrando. Le cavallerie e gli arcieri a cavallo sono i principali plotoni schierati dai generali, dal cui bakufu osservano l'evolversi dello scontro. La situazione di apparente stallo si sbilancia quando fanno il loro ingresso in scena dei draghi (curiosamente appiedati e non come la tradizione vorrebbe, muniti di ali e svolazzanti nel cielo) al comando di alcuni particolari soldati in grado di deciderne i movimenti. Sorpresi dall'ingresso di queste truppe, l'esercito tenta la ritirata ma le perdite sono ingenti. La scena si sposta poi al villaggio, dove Soyon e la piccola Erin si preparano a ricevere il piccolo Aka-chan, cucciolo di drago figlio del drago anziano che è sotto la custodia di Soyon. Il piccolo viene messo in una vasca d'acqua comunicante con le altre posizionate sotto terra (il villaggio pare essere una riserva naturale per svezzare i cuccioli e prepararli all'addestramento vero e proprio).
La mattina seguente, dal villaggio informano Soyon che Aka-chan è scappato ed è necessario trovarlo al più presto, poiché senz'acqua rischia la morte (è un drago acquatico?). Soyon si dirige alle grotte intimando ad Erin di rimanere a casa, cosa che la figlia puntualmente non fa ^^. Insieme ai due amichetti del villaggio, il gruppetto si infiltra nelle grotte fino alla parte più in profondità dove, in un buco fra le pietre, Erin ritrova il cucciolo disperso. Prima di poter informare la madre e gli altri, però, un drago anziano (la madre?) irrompe nella grotta con il chiaro intento di proteggere il piccolo a tutti i costi: Erin non ha nessuna intenzione di farsi da parte nemmeno quando l'animale si prepara ad attaccare ma all'ultimissimo secondo viene salvata dal fischietto della madre, che mette a dormire l'animale. Inutile dire che la piccola si prenderà ringraziamenti ma anche una bella sgridata ^^.
Come inizio è molto soft, ma credo sia un semplice abbozzo di presentazione sia della trama che del cast. Ci vengono accennate molte cose, ma altrettante sono le supposizioni lasciate all'analisi privata dello spettatore. Tanto per cominciare non è chiaro il ruolo di Soyon, né tantomeno perché il titolo indichi Erin come Sou Ja e non la madre. Poi non sappiamo perché ci sia un drago al villaggio e perché sottoterra esista una rete di caverne adatte alla crescita dei cuccioli, infatti al teoria dell'avamposto d'addestramento è mia ma non è verificata e soprattutto non pare coerente con l'atmosfera generale che si respira, bucolica e sicuramente lontana dalle guerre e dagli intrighi politico-militari. Certo è che questo tipo di atmosfera fiabesca viene esaltata dalla bellezza degli scenari, quasi accennati nel disegno e dalla colorazione a pastello che richiama molto gli album da disegno che coloravamo da piccoli, quelli che venivano venduti assieme ai libri di favole della buona notte *ç*. Si, OK, mi sono lasciato trasportare un po' ma questa serie ha un alone magico che ne avvolge ogni momento, soprattutto quelli incorniciati fra degli spezzoni musicali e addirittura dei pezzi cantati, come la prima notte in cui Erin e la madre dormono nello stesso futon... tenerissime!
Parlavamo di somiglianze con "Moribito" sopra...beh, direi che ce n'è più d'una. Tanto per cominciare Soyon è la copia di Balsa con gli occhi verdi e senza naginata ^^ Erin invece ha ben poco da spartire con Chagum, visto che dimostra più iniziativa lei in 24 minuti che lui in 24... puntate ^^'. La sala che vediamo del palazzo dell'Imperatore è IDENTICA a quella del padre di Chagum e anche l'informatore assomiglia molto a Shunga, perlomeno a livello meramente artistico. Mancano i personaggi di contorno, per ora, ma non mi sorprenderei se arrivasse un Torogai-shi o un Tanda nelle prossime puntate ^^ Che sicuramente seguirò.
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