martedì 18 novembre 2008

Tytania - Episodio 6

L'episodio in pillole: Tyrandia, ormai alle corde dopo aver dichiarato guerra ai Tytania, cerca disperatamente alleati da usare nell'imminente battaglia spaziale;

Highlights: altri personaggi pronti ad entrare in scena... ma quanti ce n'è ancora!?!

Giudizio: 8/10

Episodio solido, né più né meno. Come avevamo già visto nella precedente puntata, Ajman riabilita Ariabart al comando della propria flotta e Idris architetta un piano molto macchinoso con la speranza di levarsi il cugino dai piedi per la lotta al titolo di capofamiglia.

Ipotizzato che da solo il piccolo principato non ha speranze di contrastare la devastante flotta militare dei Tytania, Idris propone di intimare delle durissime condizioni di resa incondizionata che obblighino Connaught ed il capo di stato a scegliere: o il suicidio e la conseguente resa ai Tytania oppure, se rifiuteranno, scontrarsi a viso aperto con le rispettive flotte. Idris si aspetta che Tyrandia possa formare un'alleanza di tutti i paesi che covano moti di ribellione verso i Tytania in modo da debellare una volta per tutte ogni minaccia alla stabilità imperiale. E come previsto, subito iniziano i contatti diplomatici.

E qui entra in gioco Estrades Tytania, marchese fratello del Granduca di Tyrandia appena morto. I militari chiedono a lui di diventare il nuovo capo del governo, con buona pace del cognome che porta. Il marchese non ha nessuna intenzione di prendere parte a questa iniziativa, benché ne guardi con interesse. Di tutt'altro avviso è Bal'ami, il figlio del marchese che spinge il padre a prendere una posizione concreta ed attiva nella vicenda, poiché ha origliato una conversazione dei delegati diplomatici in cui si asseriva che sarebbe rimasto tagliato fuori dalla formazione del nuovo governo. I giorni passano e tutti i pianeti a cui Connaught ha chiesto aiuto per la guerra con i Tytania rispondono picche, lasciando Tyrandia solo contro il suo destino: mobilitate tutte le navi in possesso della flotta reale, i generali preparano circa 3000 unità, assolutamente inutili contro la grande flotta di Ariabart che però, a sorpresa, schiera anche lui una flotta di sole 3000 navi. Sorpresi e convinti che la lezione di Cerberus non sia bastata, Connaught assapora il gusto di poter dare un'altra lezione ai Tytania. Ariabart però non è stupido, e ha seguito i consigli di Jouslain secondo cui replicare la tattica di Fan Hulic sarebbe stata la mossa migliore poiché inaspettata: attirata la flotta in trappola, le navi delle retrovie di Ariabart si rivelano essere cannoni spaziali che sparano sulla inerme flotta di Tyrandia, spazzandola via dallo spazio circostante. Ariabart (o Jouslain?) ha vinto ed il pianeta è ora sotto il controllo dei Tytania.

Narrativamente interessante la scelta mettere alle strette Ariabart dopo la sconfitta subita, al fine di fargli revocare il titolo di duca. Idris continua ad essere il più subdolo dei 4, decisamente voglioso di arrivare in alto anche passando sui cadaveri dei familiari. Per contro, abbiamo però un Jouslain che avendo aiutato Ariabart con una strategia vincente ha in lui un alleato fondamentale. Alla fine si tratta sempre e solo di politica, perché anche la battaglia è solo una scaramuccia che finisce prima ancora di cominciare nonostante la parità di forze in campo. Ad ogni modo, "Tytania" è forse l'unica serie autunnale della quale non si sa mai cosa aspettarsi. E' evidente che tutto l'intreccio politico che si sta costruendo in queste puntate porterà a qualcosa, rimane da capire se la seconda parte non sarà al di sotto delle aspettative.

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